Quello della Biblioteca Vivente è uno strumento di lavoro che ImmaginAfrica ha adottato da molti anni, sulla scia del modello nato nel 2000 in Danimarca e poi diffusosi in larga parte d’Europa e nel mondo.

L’evento “Biblioteca Vivente” viene realizzato in uno spazio allestito come una vera e propria biblioteca, con reception, bibliotecari, catalogo dei libri, sale per la lettura. C’è, però, una fondamentale differenza con una biblioteca tradizionale: i libri in consultazione non sono realizzati con carta e inchiostro, sono persone in carne ed ossa.

Un libro vivente è una persona che ha desiderio di raccontarsi, di comunicare la propria storia a lettori che possano interloquire con lui ed i lettori sono catapultati in una condizione di interlocuzione attiva per cui ogni modalità di ascolto va inevitabilmente ad influenzare contenuti e modalità espressive delle narrazioni. La Biblioteca Vivente si configura come un vero e proprio spazio dialogico: un luogo d’incontro in cui la narrazione non viene semplicemente ripetuta, ma riformulata ogni volta ex novo, nella concretezza della relazione che si va di volta in volta creando.

Partecipare ad una “Biblioteca vivente”, dalla posizione del “lettore”, così come da quella del “libro”, è una scommessa rischiosa e coinvolgente: la porta d’accesso per una potenziale trasformazione di sé.